un fiorire di palazzi, chiese, monumenti di straordinaria architettura,
che consigliamo assolutamente di vedere.
Nei dintorni di Casa500g:
Accanto ai ruderi e una moltitudine di genti è possibile ammirare la nuova Palermo, quella riqualificata dal restauro. Pochi minuti dalle Mura delle Cattive (1823), con i palazzi storici della nobiltà palermitana; dal Complesso Monumentale dello Spasimo 1520) e dal meraviglioso Giardino Botanico (1795) con le sue oltre 12.000 specie differenti di piante; accanto Casa 500g si trovano anche le suggestive chiese barocche de La Pietà (1684) e Santa Teresa alla Kalsa(1686); e ancora la Chiesa della Magione (1191) e la Chiesa di Santa Maria della Catena(1520), di fronte al porto turistico recentemente restaurato.
Inoltre, a piedi, sono raggiungibili i più importanti musei della città: 5min da Palazzo Abatellis(XV sec.) sede della Pinacoteca Regionale, al cui interno è possibile ammirare l’incantevole “Annunziata” di Antonello da Messina; 5min dal Museo Internazionale delle Marionette (istituito nel 1975); i musei di Palazzo Mirto (XIV-XVII sec.), l’affascinante Piazza Magione e la suggestiva Piazza Marina (XIX sec.) con i suoi maestosi alberi monumentali e il mercatino domenicale dell’antiquariato; il Palazzo Chiaramonte-Steri (XIV sec.), straordinario esempio di architettura medioevale che conserva ancora i graffiti dei prigionieri eretici della Santa Inquisizione; la Galleria d’Arte Moderna ospitata nel complesso monumentale di Sant’Anna alla Misericordia (XV-XVII sec.).
Una breve passeggiata per via Alloro, con i suoi palazzi – molti dei quali sono stati recentemente riportati al loro originale splendore – per ammirare la Chiesa di San Francesco (1260); si attraversa il vecchio mercato storico della Vucciria e la scenografica Piazza San Domenico(XV-XVIII sec.) per giungere al Museo Archeologico Antonio Salinas, all’interno del Complesso Monumentale dell’Olivella (1769). Da lì, la vivace via Bara all’Olivella, che ospita la famiglia Cuticchio con il suo Teatro dei Pupi, percorsa la quale si trova il Teatro Massimo (1897), classico esempio di arte nouveau, considerato uno dei teatri più belli al mondo. Alle sue spalle, Porta Carini (1310) e il pittoresco Mercato del Capo che ospita la Chiesa dell’Immacolata Concezione (1612). Ritornando sull’asse principale del Cassaro ci si ritrova facilmente ai Quattro Canti, nel cuore del centro storico della città, attorno al quale sorgono le chiese barocche di San Giuseppe dei Teatini (1645) e la Chiesa di Santa Caterina (1566) con i loro “marmi misti”, l’antistante Fontana Pretoria (1554) di stampo manierista che ospita il Palazzo Pretorio (1300-1875), oggi sede del Comune. Alle sue spalle le chiese Normanne di San Cataldo (1154) sormontata da bellissime, grosse cupole realizzate su tamburo in stile Arabo e la Chiesa della Martorana (1143) con i suoi meravigliosi mosaici.
Dai Quattro Canti, lungo il corso Vittorio Emanuele si raggiunge velocemente ilPalazzo Riso(1784), oggi sede del Museo D’Arte Contemporanea, la splendida Chiesa del San Salvatore (1072); la Cattedrale, (1170) dov’è custodita la tomba di Federico II; il Palazzo Arcivescovile (1460) con il Museo Diocesano; superando Porta Nuova (1583) si può ammirare il sontuoso Palazzo dei Normanni (1072), che custodisce la superba Cappella Palatina (1130-40) con i suoi mosaici mozzafiato. Dopo aver visitato la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti (1132), bellissimo esempio di architettura Arabo-Normanna, basta fare una passeggiata attraverso il quartiere dell’Albergheria e il vivace Mercato di Ballarò, dove si può ammirare la Chiesa barocca di Casa Professa, e si ritorna facilmente a Casa 500g attraversando Piazza Bellini e via Alloro.
Al di fuori del centro storico di Palermo, da non perdere il Convento dei Cappuccini (XVI sec.) con le sue catacombe; la visita al Castello della Zisa (1166), che ospita un interessante museo di arte islamica; il magnifico Duomo di Monreale (1174) con i suoi strabilianti mosaici a fondo oro; la Cuba (1165) un altro meraviglioso esempio di architettura arabo-bizantina; il Santuario di Santa Rosalia (XVII sec.) all’interno di un anfratto di roccia, posto quasi in cima a Monte Pellegrino, dove sono custodite le reliquie della Patrona di Palermo.